Grazie all'asset tracking RFID, il Teatro Stabile di Torino ha risolto per sempre il problema legato al monitoraggio delle attrezzature di scena. Dietro lo spettacolo sul palco, infatti, c'è tutto un mondo che lo spettatore non vede e che molto spesso non immagina neppure. Ma da un punto di vista logistico un teatro non funziona molto diversamente da un'azienda. Anche in questo caso, infatti, c'è un magazzino in cui vengono stoccati costumi, luci, riflettori, microfoni e tanto altro. E come nel caso di qualsiasi azienda è fondamentale sapere sempre dove sono collocati questi oggetti per ridurre i tempi dei flussi logistici e, soprattutto, non perdere nessuna di queste attrezzature che, spesso, hanno un valore non indifferente. È proprio questo il motivo per cui la fondazione del Teatro Stabile di Torino ha avvertito la necessità di dotarsi di un sistema di asset tracking in RFID.
Quando si parla di asset tracking con tecnologia RFID ci si riferisce fondamentalmente alla possibilità di monitorare una serie di oggetti o prodotti grazie alla presenza su di essi di un tag RFID. Ad esempio attraverso l'utilizzo di varchi RFID all'ingresso di una sala, possiamo avere la certezza che i nostri oggetti siano o meno presenti in quella stanza, perché per esserci entrati o usciti dovranno aver attraversato la soglia del portale RFID. Naturalmente questo genere di attività viene svolta con la finalità di rendere più efficiente un flusso logistico, ridurre i tempi di ricerca di oggetti o prodotti e non rischiare mai di perderli.
La fondazione del Teatro Stabile di Torino, come detto, ha avvertito la necessità di migliorare la gestione delle proprie attrezzature nel momento in cui si è trovata difronte ad un notevole aumento delle attività che imponeva di gestire gli asset in maniera più affidabile e strutturata. Il sistema di asset tracking, in particolare, ha riguardato tre teatri differenti: il teatro Gobetti, le Fonderie Limone e lo storico Teatro Carignano. Questo sistema si basa sull'utilizzo di portali RFID e lettori mobili, il tutto collegato a un database che in tempo reale viene aggiornato grazie ai dati provenienti dai varchi e dagli scanner. A spiegarci il funzionamento esatto di quest'applicazione è colui che l'ha scelta: Lorenzo Barello, responsabile dello sviluppo culturale della Fondazione del Teatro Stabile di Torino.
"Quando abbiamo iniziato a progettare il nostro sistema di asset tracking ovviamente abbiamo valutato tutte le tecnologie che sono oggi a disposizione - spiega Barello - e alla fine la scelta è ricaduta sulla RFID perché era quella che ci offriva più flessibilità, unendo un alto livello di automazione alla possibilità di intervenire manualmente in determinate situazioni richieste dal palcoscenico che per noi sono all'ordine del giorno. Abbiamo costruito un database che contiene l'elenco di tutta la nostra dotazione tecnica. All'arrivo di una scheda tecnica o su richiesta di uno spettacolo in allestimento, l'attrezzatura viene preparata in magazzino e viene movimentata attraverso i varchi RFID che sono stati installati all'ingresso e all'uscita del magazzino e all'ingresso e all'uscita di diversi palcoscenici. I varchi o i dispositivi mobile leggono i tag applicati sulle nostre attrezzature e trasmettono il dato relativo alla movimentazione al software che gestisce il magazzino che dialoga con il nostro software interno per l'elaborazione della bolla di trasporto. Le nostre dotazioni possono essere consultate in ogni momento da dispositivi mobili o da remoto, di conseguenza abbiamo costantemente il quadro aggiornato delle attrezzature installate nelle sale o ancora a disposizione in magazzino".
La soluzione di asset tracking in RFID, naturalmente, è stata progettata in maniera ad hoc in base alle caratteristiche degli ambienti in cui sarebbe stata installata: "I varchi sono stati collocati all'ingresso e all'uscita dei nostri magazzini elettrico-fonici, all'ingresso e all'uscita della zona di carico del Teatro Gobetti e della sala grande delle Fonderie Limone. Per il Teatro Carignano, che è un teatro storico e più complesso da un punto di vista architettonico, invece, si è deciso di utilizzare sul palcoscenico i lettori RFID mobili". Il sistema di asset tracking però è particolarmente utile anche al di fuori dei teatri appena citati: "Quando siamo in tournée la tecnologia RFID ci permette di individuare eventuali asset ancora posizionati o collocati nelle graticce dei teatri che ci ospitano per poter, ad ogni carico, verificare che tutto quanto sia stato effettivamente ritirato e posizionato sui bilici".
Alfacod, che ha realizzato questo sistema di asset tracking RFID, ha accompagnato la Fondazione del Teatro Stabile di Torino lungo tutto il percorso, dalle fasi progettuali iniziali fino all'installazione e alla costante assistenza tecnica successiva, come confermano le parole dello stesso Barello. "Il supporto progettuale di Alfacod è stato molto importante anche perché noi ci siamo avvicinati a questa tecnologia da utenti semplici, Alfacod ci ha aiutato a maturare una conoscenza e una consapevolezza decisamente maggiore e piena di quello che questa tecnologia ci offre". Una tecnologia che Lorenzo Barello si sente di consigliare anche per progetti simili - Ogni teatro è una macchina umana propria, originale e peculiare, e di conseguenza il lavoro da fare per progettare un sistema di questo tipo deve essere veramente su misura. Credo che la tecnologia RFID consenta questa flessibilità e che possa essere consigliabile ad altri teatri o ad altre realtà come la nostra".