Il processo di digitalizzazione della logistica è cominciato circa 20 anni fa, proseguendo ad un ritmo forsennato fino ai giorni nostri spinto da grandi evoluzioni tecnologiche come l'introduzione del codice a barre, dei software di gestione del magazzino (WMS) e di attività di analytics. Oggi questo processo vive una nuova fase che porterà, nei prossimi cinque anni, i magazzini logistici a evolversi ulteriormente trasformandosi in luoghi di efficienza piena.
La nuova pelle tecnologica delle aree logistiche sarà fatta di tanti elementi, tra questi un ruolo da protagonista lo rivestiranno tre tecnologie principali: l'RFID, i sistemi localizzazione real-time in ultra wide-band (RTLS) e la realtà aumentata. Questi trend tecnologici saranno vincenti perché rappresentano gli strumenti per raggiungere il presupposto della trasformazione digitale della logistica: la visibilità dei flussi e dei dati. Quando un'azienda ha una visibilità costante del proprio magazzino, ottiene una vasta gamma di informazioni che permette ai responsabili della logistica di monitorare costantemente parametri fondamentali come le risorse a disposizione, la loro posizione e il tempo di permanenza in determinate aree.
In particolare, la tecnologia RFID permetterà di identificare in maniera automatizzata, attraverso l'implementazione di appositi varchi e portali, la merce in entrata e in uscita dal magazzino, aggiornando in tempo reale i dati relativi alle giacenze del WMS.
I sistemi di localizzazione in tempo reale basati su tecnologia Ultra Wide-Band, al contempo, permettono di conoscere la posizione esatta e i movimenti di qualsiasi persona o oggetto taggato (impiegati, pallet, mezzi, attrezzature). Questo è fondamentale per analizzare i flussi in maniera ottimale.
Infine, la realtà aumentata fornirà indicazioni utilissime per il posizionamento dei pallet, grazie ad una rappresentazione tridimensionale del magazzino.
Il vero elemento cardine di questo processo di evoluzione rimangono le persone. I lavoratori, infatti, a dispetto di quanto si possa pensare, avranno un ruolo sempre più importante, anche in un magazzino ad alta presenza tecnologica. Questo accadrà perché saranno proprio le persone che lavorano per l'azienda a dover interpretare l'enorme mole di dati che questi strumenti tecnologici forniranno e a individuare eventuali correttivi e strategie di miglioramento dell'efficienza. In pratica non diminuirà il numero di persone che lavoreranno nella logistica, piuttosto il loro ruolo sarà diverso poiché saranno chiamati a prendere più decisioni e a svolgere meno attività fisiche e routinarie. Per queste ultime avranno a disposizione alleati preziosi ed affidabili come i robot collaborativi mobile che nei prossimi 5 anni saranno gli unici (o quasi) a trasportare pallet, materiali e carichi pesanti tra le corsie del magazzino.
Appare a questo punto evidente che la sfida della trasformazione tecnologica del magazzino non può prescindere dalla raccolta dei dati e dalla loro analisi. Proprio questa attività di analytics sarà la discriminante per raggiungere o meno elevati livelli di efficienza. Un'azienda che raccoglie una grande mole di dati ma che poi non è in grado di trarre da essi idee e strategie per migliorare i flussi, non otterrà alcun beneficio. È proprio per questa ragione che le aziende che vogliono portare la propria logistica nel futuro, dovranno essere in grado non solo di raccogliere alla perfezione i dati relativi al magazzino ma, soprattutto, di trasformarli in valore.