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La nuova pelle (digitale) delle aziende: mutare per non morire


digital transformation - la nuova pelle (digitale) delle aziende, mutare per non morire
 

La trasformazione digitale non è più una scelta lungimirante, è una necessità contingente, dettata dal mercato in mutazione e dai consumatori stessi.

L’evoluzione tecnologica e quella digitale hanno trasformato lo scenario commerciale ed economico in maniera ormai irreversibile: se prima la presenza delle aziende nei differenti contesti digitali poteva essere visto come un investimento collaterale a medio-lungo termine (rispetto alla gestione “analogica” delle proprie attività), oggi la realtà obbliga le aziende a fare i conti con il cliente digitalizzato. Come è possibile comunicare con qualcuno che non parla più la nostra lingua?

 
 

I dati della ricerca

I risultati della ricerca svolta da Coleman Parkes Research (che ha coinvolto 1.770 dirigenti di alto livello) parlano chiaro. Per l'82% degli intervistati:

 

virgoletteLe tecnologie digitali vengono accettate come strumenti per ridefinire le modalità di interazione tra l’azienda e i clienti, non solo a livello di comunicazione e marketing

 

I consumatori chiedono aziende, prodotti e servizi più smart (aziende pronte alle nuove tecnologie, con servizi digitali e web).

A beneficiare maggiormente della trasformazione in atto sono in particolare il settore delle telecomunicazioni, quello dei servizi finanziari e il settore pubblico. La trasformazione digitale offre anche la possibilità di una maggiore efficienza in termini di rapporti tra costi e benefici e uno snellimento della catena IT, che si traduce in un risparmio di risorse economiche ed umane.

 

virgoletteL'adozione delle nuove tecnologie facilita l'inserimento di "talenti" in azienda e una maggiore cura/attenzione ai bisogni del cliente.

 
 

L'84% delle imprese stanno investendo in "talento" da inserire al proprio interno proprio a supporto dell'imminente trasformazione digitale (IT manager, Ingegneri elettronici, editors, social managers, ecc.).

Le aziende hanno il dovere di curare maggiormente i processi di customer experience (sui diversi canali: tradizionali, online, contatto con il venditore, ecc.) ridefinendo anche i modelli di business.

 

virgoletteOggi più che mai, la presenza sul mercato è legata alle capacità di adattamento, tenendo ben presenti le esigenze tecnologiche dei clienti.

 

Gli utenti ed i consumatori in generale, chiedono maggiore dinamica nella comunicazione azienda-cliente, maggiore condivisione, approfondimenti, contenuti digitali da vedere e commentare.

Modalità di acquisto e di reperimento delle informazioni stanno cambiando drasticamente. Le aziende tradizionali devono correre ai ripari altrimenti verranno surclassate dalle aziende online-based.

 
 

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Indicatori per la trasformazione

La ricerca Coleman Parkes offre anche una serie di indicatori (KPI) che influenzano positivamente l'operato di un'azienda. Alcuni dei principali KPI sono:

- Decisioni prese in tempo
- Pronti ai cambiamenti/velocità del mercato
- Raggiungere un alto livello di digitalizzazione
- Differenziazione competitiva
- Curare l'esperienza di acquisto e soddisfazione del cliente
- Migliorare la produttività degli impiegati / giusta scelta degli impiegati

 
 

In base ai dati della ricerca, l'Italia si piazza all'ottava posizione insieme a Germania e Francia come paese attivo con processi di digitalizzazione aziendale. Una posizione che non ci vede sfavoriti, anzi, ci dovrebbe spingere ancora di più a credere ed investire nella digitalizzazione per affermarci sul mercato e creare le giuste basi per le aziende made in Italy del futuro.

 
 

I risultati ottenuti dalla digitalizzazione

In base ai dati della ricerca, sembra molto chiaro che gli sforzi/investimenti fatti dalle aziende per la digitalizzazione stanno avendo un impatto positivo sull'engagement dei clienti (ingaggio, interesse da parte dei clienti).

 
 

Ben il 74% dice che grazie alla digitalizzazione ha ottenuto crescite importanti riguardanti la "Customer Experience", ma anche riguardanti la soddisfazione dei clienti (40%) e la loro fidelizzazione (38%).

 
 

I "top drivers" per la Digital Transformation

In base a questa infografica pubblicata in un articolo di Vala Afshar Chief Digital Evangelist, Salesforce su The Huffington Post, i fattori principali per la trasformazione digitale attuale e dei prossimi anni sono 4. Quattro fattori che catalizzeranno il cambiamento:

- 55% Evolvere il comportamento del cliente e le sue preferenze
- 53% Crescita di opportunità in nuovi mercati
- 49% Pressione della concorrenza troppo forte
- 42% Nuovi standard nella regolamentazione e compliance

 
 
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Le 10 priorità per la Digital Transformation

Se guardiamo lo schema pubblicato da Altimeter (immagine sotto) vediamo subito al primo posto delle 10 priorità per il 2016 c'è la Customer Experience, infatti, il cliente è il principale driver che spinge l'azienda ad investire in digitalizzazione.

 

virgoletteLa trasformazione digitale è strettamente collegata alla Customer Satisfaction (attività di miglioramento del servizio al cliente)

 
 

Sono molto interessanti le 5 priorità per la trasformazione del futuro prossimo: Wearables (IoT indossabili), Visual Web (che raggruppa Social, Video Marketing, Storytelling, Infographics, ecc.), IoT, Intelligenza artificiale, Realtà Virtuale.

Quanto è pronta la tua azienda per questa trasformazione?
La tua azienda sta già cambiando pelle?

 

 

Un ringraziamento particolare ad Alfredo Zanardi, Marketing & BD Assistant di BHuman, che ha aiutato Alfacod nella ricerca di dati ed informazioni. BHuman possiede un interessante Blog con articoli inerenti alla trasformazione digitale e tecnologica.