Progetto Smart City: progetto completamente made in Italy, sviluppato da un team del Politecnico di Milano, riguarda la creazione di una panchina intelligente e super resistente, piena di sensori e rispettosa dell’ambiente. Arrederà aeroporti, banche, centri commerciali e piazze comunali.
L’idea risale al 2008. “La Fiera di Milano stava organizzando l'evento "Urban Solution Milano" ed ero stata chiamata per curare l’allestimento di alcune aree della fiera”, rivela Jessica Astolfi, docente presso la facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano e ideatrice del progetto. “Lì è nata l’idea di creare una sinergia tra diverse realtà per realizzare la panchina intelligente”.
La panchina WiFi
Realizzata con materiali derivanti dal settore aeronautico, la panchina intelligente nata al Politecnico di Milano è: antibatterica, antifurto e iper-connessa. In caso di temporali violenti può spegnere tutte le fonti di corrente elettrica e lanciare un messaggio di SOS ad una vicina centrale operativa.
Da elemento di arredo classico, la panchina diventa stilosa e moderna, pronta a rispondere alle esigenze delle future Smart City.
La panchina è stata realizzata in carbonio e rivestita da resina epossidica, che la rende sottile e leggera ma nello stesso tempo estremamente robusta. La sua resistenza la rende perfetta per utenze di ogni genere e per essere inserita all'interno di qualsiasi area cittadina (parchi, piazze, fermate del bus, ecc.). La struttura della panchina è stata progettata “A sandwich” – continua Astolfi. “Al suo interno, tra gli altri, c’è un materiale, il kevlar, che è rigidissimo e super resistente”.
Inoltre la seduta è stata trattata con del titanio di quarta generazione che la rende autopulente e antibatterica. Questo semplifica molto le operazioni di manutenzione ordinaria. “Non solo. Questa tipologia di titanio trasforma la polvere in aria pulita, cioè fa un effetto tipo clorofilla. È stato pensato soprattutto per i bambini che si siedono e poi magari mettono le mani in bocca: in questo modo la panchina si autopulisce e trasforma questi batteri in qualcosa di positivo”. Infine è stata utilizzata una resina Biolux in grado di trattenere la luce – solare o artificiale – per rilasciarla nelle ore notturne. In questo modo la panchina smart si illumina, senza spreco di energia. Una soluzione di design accattivante ma anche, in ambienti semibui come può essere un parco cittadino, un elemento riqualificante e di maggiore sicurezza.
Oltre alle prese elettriche per la ricarica di computer e cellulari, sono stati implementati l’Nfc e la ricarica a contatto per i telefoni predisposti. È stata poi inserita della sensoristica come wi-fi, bluetooth e gps. “In questo modo – aggiunge Astolfi – chiunque stesse commettendo un’infrazione, anche semplicemente scrollandola, può essere localizzato all’istante”. La sicurezza è una delle caratteristiche peculiari della panchina smart. Grazie a dei particolari sensori, in caso di pioggia è in grado di spegnere tutti i comandi elettrici che viaggiano a 220 volt e lasciare in attivo solo il sistema SOS che mette in collegamento l'utente (schiacciando un pulsante) con un operatore in caso di bisogno d’aiuto.
La panchina è stata realizzata in maniera modulare, così da rispettare spazi ed esigenze delle persone. In effetti, la sua struttura e i servizi offerti si trasformano in base a luoghi e richieste diverse. Attualmente ci sono ben dodici versioni della panchina. Dove potremmo vederle? Al momento, come ci conferma la sua ideatrice,le richieste maggiori arrivano da aeroporti, banche, centri commerciali e comuni. “Abbiamo avuto anche incontri con investitori stranieri, prosegue Astolfi. “Attualmente c’è una società interessata ad acquistare i brevetti del Politecnico per lanciare una startup. I brevetti realizzati infatti, sono due: uno legato al design, della prof.ssa Astolfi, l’altro realizzato insieme a due ingegneri aerospaziali, Silvio Ferragina del Politecnico di Milano e Roberto Cavallero.
Fonti: StartUpItalia; Repubblica.it