RFID e Ultra Wideband (UWB) sono probabilmente le due tecnologie che stanno suscitando maggiore curiosità tra le imprese, soprattutto per quanto concerne la logistica e la produzione. Ma non solo. Andiamo quindi a capire quali sono gli aspetti che differenziano questi due mondi tecnologici e quali invece le analogie che li accomunano, cercando di andare a definire in quali applicazioni è meglio utilizzare la tecnologia RFID e in quali, invece, conviene affidarsi all'Ultra Wideband.
Partiamo da un presupposto banale ma fondamentale: non c'è una tecnologia migliore dell'altra, semplicemente quella RFID è ideale in alcune applicazioni e quella UWB in altre. Queste due tecnologie, di fatto, sono due facce della stessa medaglia poiché sfruttano entrambe le radio-frequenze, al punto che la tecnologia Ultra Wideband viene anche detta RFID attiva. Quello che le differenzia è l'ampiezza e l'altezza delle frequenze che utilizzano. Basse, medie, alte e ultra alte nel caso della tecnologia RFID, banda ultra larga nel caso dell'UWB. Naturalmente, queste differenze di frequenze si riflettono in una diversa efficacia a seconda dell'ambito di utilizzo.
La tecnologia RFID risulta particolarmente efficace in tutte quelle applicazioni che richiedono identificazione veloce e accurata di prodotti o componenti. Pertanto, le attività logistiche di inventario e di aggiornamento dei sistemi aziendali (ERP, WMS) rappresentano il suo pane quotidiano. Questo perché andando a taggare ciò che c'è da identificare (utilizzando etichette con tag RFID) è possibile svolgere queste attività molto velocemente, magari servendosi di portali e varchi logistici dotati di lettori RFID che consentono, in un unico colpo di "leggere" tutti i prodotti presenti su un pallet trasportato da un muletto, grazie ad un'applicazione software, andare ad aggiornare in tempo reale i dati del gestionale di magazzino.
Inoltre, i tag RFID vengono utilizzati per identificare le componenti in ambiente produttivo e garantire la tracciabilità di tutte le fasi di produzione, così da essere sempre sicuri di poter risalire a ogni step in qualsiasi momento. Non solo, anche l'universo dell'anticontraffazione si affida alla tecnologia RFID. I tag vengono inseriti direttamente nel packaging o nelle etichette dei prodotti per garantirne l'unicità e l'autenticità. Altre applicazioni efficaci della tecnologia RFID riguardano il settore retail, soprattutto fashion, dove i prodotti vengono etichettati con tag RFID, questo consente di installare casse automatiche che rilevano i tag RFID presenti sui prodotti e permettono di effettuare gli acquisti e procedere al pagamento in totale autonomia, con una notevole riduzione delle file alle casse.
La tecnologia RFID è in grado di supportare anche dei sistemi di geolocalizzazione (RTLS) ma per queste applicazioni la tecnologia Ultra Wideband fornisce prestazioni più elevate. Quest'ultima, infatti, sfruttando frequenze molto più alte è in grado di localizzare qualsiasi cosa dotata di un tag (mezzi, persone, oggetti, merci) in un ambiente "coperto" da ricevitori (anche detti ancore) che raccolgono il segnale dei tag e triangolano tra loro per arrivare alla definizione precisa della posizione dell'oggetto e della direzione dei suoi spostamenti in tempo reale. Questo consente di avere una riproduzione a video (utilizzando un software RTLS) molto fluida e stabile. Questo genere di applicazione è fondamentale per ottenere analytics sui flussi di magazzino, studiare percorsi migliori, offrire funzioni di navigazione agli operatori, impostare regole di sicurezza e tanto, tantissimo altro. Il beneficio per un magazzino logistico con un sistema RTLS è davvero molto elevato in termini di efficienza.